🎭​📚​​✨​​Nel lontano 1971 ebbe inizio il Festival internazionale del Teatro in Piazza, oggi Santarcangelo Festival, iniziativa politica e culturale che arricchì e rigenerò in modo significativo l’identità di Santarcangelo.

Fondato da un’idea dello scrittore e sceneggiatore santarcangiolese 𝙵𝚕𝚊𝚟𝚒𝚘 𝙽𝚒𝚌𝚘𝚕𝚒𝚗𝚒 – promossa dall’allora sindaco di Santarcangelo di Romagna, 𝚁𝚘𝚖𝚎𝚘 𝙳𝚘𝚗𝚊𝚝𝚒 –, per le prime due edizioni venne organizzato direttamente dal direttore artistico, 𝙿𝚒𝚎𝚛𝚘 𝙿𝚊𝚝𝚒𝚗𝚘, in una forma privatistica di impresario-organizzatore, per conto del Comune di Santarcangelo di Romagna. Da allora si sono susseguite diverse forme amministrative di gestione e diverse direzioni artistiche, che hanno dato la possibilità al Festival di rinnovarsi e rigenerarsi.

Testimonianza diretta di questa lunga storia è la sua documentazione, custodita dalla Biblioteca Comunale A. Baldini.
L’archivio AST-Archivio Santarcangelo dei Teatri è costituito da due parti: i materiali a stampa (manifesti, locandine, cartoline, pieghevoli, rassegne stampa), quelli fotografici e audiovisivi – oggetto nel 2006-2009 e, successivamente nel 2020-2021, di un intervento di catalogazione da parte dell’Istituto Beni Artistici Culturali Naturali della Regione Emilia-Romagna in OPAC; e la documentazione amministrativa-organizzativa, costituita complessivamente da 727 unità, tra bb., regg., voll., quaderni, cartelle, fascicoli, agende, relative agli anni 1971-2019 (con antecedenti dal 1966), corrispondenti a ca 90 m.l. di materiale, quasi esclusivamente in formato cartaceo, che permettono di ricostruire in grande dettaglio l’attività amministrativa, organizzativa e divulgativa del Festival durante un arco cronologico che va dal 1971 al 2021.

L’archivio amministrativo invece è stato riordinato e inventariato dal 2021 al 2023 dall’archivista 𝙰𝚛𝚒𝚊𝚗𝚗𝚊 𝚉𝚊𝚏𝚏𝚒𝚗𝚒 grazie al sostegno Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia-Romagna con il coordinamento di 𝙼𝚊𝚞𝚛𝚘 𝙼𝚊𝚐𝚐𝚒𝚘𝚛𝚊𝚗𝚒. Oggi siamo lieti di annunciare l’avvio di un importante progetto di digitalizzazione di una parte dell’archivio amministrativo, promosso dalla stessa Soprintendenza, in collaborazione con Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e la sua medialibrary Lodovico, passaggio prezioso per la sua fruizione e valorizzazione.